lunedì 15 febbraio 2010

Shahi Paneer alla Wildapple, ovvero un po' di India a Trieste.

Ciao cari e care,
Oggi aggiorno il blog con la prima (evviva!) ricetta che ho ricevuto.

Si tratta di un piatto indiano, lo Shahi Paneer.
La creatrice spiega che è nata "mescolando due ricette trovate online e modificandola in base al piatto che ho provato al ristorante indiano."
Direi quindi, siore e siori.... A voi i mestoli!

Ingredienti:
1 cucchiaio di zenzero
2 cucchiaini di garam masala
1/2 cucchiaino di coriandolo
500g di passata di pomodoro
2 cucchiai di miele
mandorle tritate o a fettine
1/2 cipolla
2 cucchiai d'olio
1/2 tazza di latte
2 cucchiaini di polvere di cumino
2 porzioni di formaggio feta
Riso basmati (quantità a piacere a seconda delle persone)

Nota: il paneer è un formaggio di montone. Siccome non si trova da nessuna parte, io uso la feta che come consistenza è simile, solo un po' più salato.

Preparazione:
Far bollire il riso basmati in una pentola, nel frattempo si procede con la preparazione dello shahi paneer.
In un tegame soffriggere la cipolla nell'olio fino alla doratura.
Aggiungere poi il garam masala, il coriandolo, il cumino e lo zenzero e soffriggere per un paio di minuti.
Aggiungere la passata di pomodoro, portare il composto a ebollizione quindi aggiungere il miele, le mandorle, il latte e far bollire nuovamente.
Togliere il tegame dal fuoco e lasciarlo riposare due minuti così che non sia bollente.
Aggiungere infine il feta tagliato a cubettoni.
A questo punto il riso sarà pronto, bisogna scolarlo e dividerlo in porzioni uguali nei piatti, infine aggiungere in ogni piatto con un mestolo una porzione di shahi paneer.


Sono gradite testimonianze, foto e ulteriori consigli.
Bisoux, Redie

venerdì 12 febbraio 2010

Le arance non si usano solo per imbottirvi i reggiseni, ma anche per ottime insalate.

Insalata con arance.

Ingredienti per 1 persona

1 piccolo cespo di cicorino
1 piccolo cespo di indivia riccia
1 arancia bella matura
1 pugno di uva passa
1 pugno di frutta secca a scelta fra noci o pinoli

per la vinaigrette:
olio, sale, aceto meglio se balsamico q.b.
un pizzico di pepe
un cucchiaino di senape (all'ikea vendono un'ottima senape aromatizzata all'aneto, consigliatissima)

Preparazione:
Sbucciare a vivo l'arancia, togliendo per quanto possibile la patina bianca.
Tagliarla a dadini non troppo piccoli, conservando il succo.
Mondare e lavare l'insalata e tagliarla grossolanamente, metterla in una ciotola.

Nel caso si vogliano mettere le noci, ridurle di dimensione (NON POLVERIZZATELE, devono essere pezzetti grossolani), altrimenti se scegliete i pinoli, metterli interi nella ciotola.
Unire i cubetti di arancia con tutto il succo.
Aggiungere l'uvetta.

Preparazione della vinaigrette:
per evitare che faccia i grumi (non succede nulla, ma se è più liscia si mescola meglio all'insalata) unire la senape all'aceto in un bicchiere, mescolare e poi aggiungere olio, sale e pepe.
Versare il liquido sopra l'insalata, girare e MAGNARE!

Consigli: se avete delle scatolette di tonno, scolatele ed aggiungetele all'insalata.

L'insalata è ottima come accompagnamento all'aringa affumicata, buonissima. La trovate di frequente al mercato al banco gastronomia, la consiglio caldamente.

Buon Appetito!
Redie

Oggi conosciamo l'uvetta. Ovvero, come ficcare la frutta in un piatto salato ed avere comunque successo.

Oggi vi presento un ingrediente di dimensioni opinabili, ma che inserito all'interno di alcuni piatti dolci o salati, fa la sua porca figura.
Sto parlando dell'uvetta: conosciuta anche con il nome di uva passa, non è altro che una particolare varietà di uva senza semi fatta seccare; è molto dolce per l’elevata concentrazione di zuccheri e può essere conservata per lunghi periodi in luoghi freschi ed asciutti, per non alterarne il gusto e la qualità.
L’uvetta è un’ottima fonte di potassio, fibre, calcio e ferro, quindi oltre che essere buona, fa anche bene ed è perfetta per chiudere i buchi nello stomaco, all'ora della merenda.

Solitamente viene usata per arricchire dolci, come biscotti, panettoni, torte, strudel, cazzi e mazzi (no, forse nei mazzi non c'è). Ma spesso sì può usare anche in ricette salate, come nel caso della pasta con le sarde alla siciliana, l'insalata di arance, il pollo in agrodolce.

Di norma l'accostamento salato + uvetta risulta vincente se il gusto base del piatto tende verso l'acidulo o l'agro. In questo caso il dolce dell'uva contrasta ed ammorbidisce il gusto asprigno o acetoso del resto degli ingredienti.

Nei prossimi post troverete alcune ricette, una customizzata da me ed una di mia creazione.. "Spero-vi-piazzano", come dice l'uomo-culto Albymakeup!

Redie


no, non sono cacchette di coniglio.

giovedì 11 febbraio 2010

Anche io vuole apparare a qucinare - Vocabolario culinario

Ebbene no.
La cucina non è fatta solo di gesti, ma anche di oggetti, parole, azioni con nomi apparentemente ostici e ridicoli.
Per questo motivo qui di seguito vi indico una serie di parole, con annesso significato, che possono sempre tornarvi utili e che sicuramente troverete nelle ricette che verranno pubblicate in futuro.

Addensare
Aumentare la densità di un sugo, una salsa o un fondo di cottura in modo da concentrare i sapori. Si può addensare un composto sulla fiamma, facendo evaporare l'acqua in eccesso, oppure aggiungendo fecola o farina, precedentemente mescolata ad una piccola parte di acqua o brodo. Più una salsa è densa e meglio riesce a coprire in modo omogeneo gli alimenti.

Amalgamare
Mescolare due o più ingredienti in modo da incorporarli l'uno nell’altro formando un composto omogeneo.

Ammollare
Mettere a bagno per reidratare alimenti secchi come legumi, funghi secchi, pesce. Durante l’ammollo gli alimenti riassorbono l’acqua persa durante l’essiccazione, si ammorbidiscono e la cottura è facilitata.

Appassire
Far cuocere in olio o burro, a fiamma bassissima i battuti (come cipolle, odori o altro), in modo da ammorbidirli senza che prendano colore.

Bagnomaria
Il cibo viene posto in un pentolino a sua volta inserito in un altro recipiente colmo di acqua più o meno calda. Il tutto è quindi posto sul gas o nel forno (dove la temperatura è più omogenea) in modo che l’acqua raggiunga i 90-95° C mantenendosi al di sotto del punto di ebollizione. Il metodo del bagnomaria viene utilizzato quando si vogliono cuocere uniformemente e senza attaccarsi preparazioni a base di uova (creme, sformati, ecc.), poiché le albumine presenti, se sottoposte a temperature elevate, tendono a coagularsi e a formare grumi. È un ottimo metodo di cottura per sciogliere il cioccolato.

Brasare
Cuocere la pietanza a fuoco lento, con liquido, in casseruola coperta, previa rosolatura.

Correggere
Modificare il gusto troppo forte di una preparazione aggiungendo un’altra sostanza di gusto contrario. Un pizzico di zucchero, per esempio, corregge l’acidità della salsa di pomodoro, mentre qualche fetta di patata cruda può neutralizzare un eccesso di sale in minestre e altre preparazioni.

Dadolata
si chiamano così gli alimenti tagliati a cubetti di dimensioni da 5 a 10 mm per lato.

Dorare
Cuocere un alimento fino a che ha assunto un colore dorato in superficie.

Gratinare
Rendere dorata e croccante la superficie di piatto ponendolo in forno. Solitamente si attiva la funzione “Grill”.

Incorporare
Aggiungere delicatamente altri ingredienti ad un composto montato, affinchè l'aria in esso contenuta non venga eliminata, e continuare a lavorare il tutto fino a che non diventa un composto omogeneo (senza esagerare con la forza, altrimenti si “smonta”). Il tutto deve risultare spumoso, alla fine.

Julienne
È un particolare taglio di verdure, carne, prosciutto ecc., in bastoncini di lunghezza e spessore variabili, non eccessivi. Per realizzarlo è consigliabile tagliare i cibi a fettine sottili e ridurli successivamente in bastoncini; le verdure filamentose vanno tagliate in senso contrario alla loro vena.

Macerare
Lasciare immerse, per un certo tempo, in un liquido (liquore, sciroppo, vino, ecc.) una o più sostanze aromatiche solide (spezie, noci, bucce di arance o altro) in modo che queste ultime gli cedano i principi solubili che contengono. È necessario che gli ingredienti solidi siano sempre ben coperti dal liquido.

Marinare
Tecnica utilizzata per insaporire e ammorbidire carne, pesce o verdure crude, mettendole a bagno in una marinata. Quest'ultima è ottenuta dal miscuglio di liquidi quali vino, brandy, cognac, olio e elementi acidi (limone, aceto) ai quali si aggiungono spezie ed aromi, sale e pepe. Il tempo della marinatura varia a seconda del tipo di alimento, ma di base, più l'alimento rimane in infusione e più sarà saporito.

Mondare
Termine che indica la pulizia delle verdure o di un altro ingrediente, fino a renderlo pronto per la cottura.

Montare
Lavorare un composto con una frusta per renderlo più gonfio e consistente.

Rosolare
Far colorire in modo uniforme un alimento per insaporirlo; si può rosolare a fiamma bassa o vivace a seconda dei grassi utilizzati (burro, olio extravergine d’oliva). Il grasso di cottura va successivamente eliminato.

Saltare
1) pasta : mettere la pasta in padella con la salsa e, con un particolare movimento della mano, smuoverla affinchè assorba meglio il sugo;
2) carne: cottura per rosolatura in padella;
3) verdure: procedere come sopra, saltando le verdure con burro, olio o salse varie..

Sbollentare
immergere in acqua bollente un alimento per poco tempo, di solito 2-3 minuti. Si sbollentano di solito le verdure per togliere l'amaro, per facilitare la sbucciatura o la pelatura, per prepararle alla frittura, per ammorbidirle.

Schiumarola
Utensile costituito da una coppa o da un disco con dei fori, dotato di un lungo manico. Si usa per togliere la schiuma dalla superficie di un liquido in cottura (brodo, salsa, ecc.), oppure per togliere e sgocciolare un alimento messo a lessare o bollire.

Scottare
Immergere in acqua bollente, per qualche secondo, un alimento crudo. L’operazione consente di attenuare il gusto amaro di alcuni tipi di verdura (carciofi), di eliminare più facilmente la buccia (pomodori), di ammorbidire la consistenza, di rendere più vivace il colore (broccoli, fagiolini, ecc.).

Sfumare
Bagnare con un liquido (per esempio con del vino) un alimento in cottura, che per effetto del calore della pietanza tenderà ad evaporare quasi subito.

Soffriggere
Far colorire leggermente, con una leggerissima frittura in poco olio o burro e girando spesso, un trito di verdure, aromi, ecc., per creare un fondo di cottura. L’operazione costituisce la base per la preparazione di sughi, minestre, risotti, verdure ecc..

Tostare
Far colorire, in forno o in padella, un ingrediente in modo che assuma una consistenza croccante e/o un aroma particolare. La tostatura è da eseguire prima di cuocere in maniera vera e propria il cibo e non deve durare molto, altrimenti si rischia di avere un sapore di “bruciacchiato”, che non è esattamente delizioso.

Ungere
Oliare o imburrare leggermente una teglia o una padella prima di versarvi o appoggiarvi un preparato da cuocere in forno, per evitare che si attacchi al fondo o alle pareti.

Vinaigrette
Nome francese di una salsa a base di aceto, olio e aromi, utilizzata per condire insalate o verdure cotte.


I single non mangiano solo pasta al pesto - Manuale (interattivo) di cucina per cuochi alle prime armi.

Cari tutti.

Quando si inizia a scrivere un manuale di cucina è perché si è capito di cosa ci si vorrebbe occupare nella propria vita.

Siccome non mi ci vedo a mollare tutto per seguire un corso da chef e fare la cuoca 24/7, ho deciso di mettere a disposizione la mia esperienza, maturata in un anno passato al di fuori dell'ala culinaria di mammà, di coloro che una genitrice/nonna/fidanzata-o/moglie-marito bravi in cucina non ce l'hanno.

Ho diversi amici che, studiando fuori sede o vivendo già da soli, per pigrizia o mancanza di fantasia, quando arriva il momento di cucinare partono in quarta con i menù fissi "pasta al pesto/al tonno - bistecca ai ferri (e non sempre) - yogurt/mela", roba che dopo una settimana vien voglia di darti alla meditazione e a provare a viver d'aria e d'amore (se c'è).

Provare a cucinare piatti diversi, almeno 3/4 volte alla settimana, non è così difficile, se si imparano a capire gli "abbinamenti culinari". C'è da dire che il modo migliore per impararli è PROVARE.

La cucina è sperimentazione, creatività, scoperta.

Se non avete tempo, questo manualetto fa al caso vostro.

Interattivo, perché?

Perché nasce qui, su un social network dove ognuno è libero di dire la sua, in questo caso consigli, ricette, suggerimenti, accostamenti che avete provato, vi sono piaciuti e volete condividere con gli altri Facebocchini.

Da parte mia cercherò, ogni giorno, di inserire ricette, schede sugli ingredienti, in modo da aver materiale necessario da raccogliere in un blog esterno, del quale vi darò il link non appena riuscirò a farlo.

Se volete inviarmi tutto il materiale di cui sopra, spedire tutto in posta privata. L'indirizzo è singlepastapesto@gmail.com

Grazie!

Redie